E’ molto difficile esplicitare una definizione univoca di curricolo; il curricolo è, infatti:
- Progettazione, correlata alla razionalità definita a livello di collegio dei docenti e consigli di interclasse;
- Pianificazione, correlata alla razionalizzazione più aderente a concrete esigenze e definita a livello di team;
- Organizzazione, di modalità operative;
- Realizzazione, di quanto progettato;
- Riflessione, su quanto realizzato
E’ evidente la differenza tra curricolo e programma nazionale, anche per quanto riguarda la considerazione della professionalità dei docenti e dei dirigenti scolastici; infatti, si legge, nel documento ministeriale “nel caso del programma, agli insegnanti si richiedeva di essere dei buoni esecutori di un testo elaborato altrove, nel caso invece del curricolo si chiede loro di essere co-elaboratori, protagonisti e responsabili delle scelte effettuate […]. Il processo di costruzione del curricolo non si conclude una volta per tutte, ma si configura come ricerca continua, grazie all’azione dei docenti, professionisti riflessivi impegnati in un costante lavoro di analisi e di rielaborazione delle loro pratiche didattiche”. L’espressione “professionista riflessivo” rinvia a Donald A. Schon che nell’omonimo testo teorizzò la necessità di una visione dell’epistemologia della pratica che consente ai professionisti di ripensarsi non più come risolutori di problemi strumentali, ma artefici creativi e riflessivi del proprio agire. Pertanto, una possibile definizione di curricolo potrebbe essere: “Complesso delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative desiderate” (Dino Cristianini).
PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE A.S. 2020.2021